lunedì 14 dicembre 2009

Pasta chi milinciani...o meglio conosciuta come Norma


Quest'anno niente arancine per Santa Lucia,
causa mancanza di tempo, causa poca voglia di cucinare almeno per 2 giorni di fila, poca voglia di mettermi a fare frittura profonda e sporcare eternamente delle pentole che non sono mie, allora mi sono detta che forse fare una pasta semplice, tradizionale, sobria come la Norma non sarebbe stata una cattiva idea..una pasta che mi ricordasse il mio passato, i miei nonni in particolare, che mi ricordasse la domenica mattina quando appena svegli scendevamo a casa loro e già si sentiva nell'aria l'odore agre della salsa di pomodoro misto all'odore persistente delle melanzane fritte, il lento ribollir dei "pittinicchi e frittatine nel sugo"....insomma le domeniche a casa nostra, ai tempi dei miei nonni, sono sempre state accompagnate da queste cose..la salsa in tutte le salse!!!!!E si cominciava gia dal primo mattino a spadellare, lavare, e preparare, ma non perchè ci fossero degli invitati particolari, a casa mia è regola avere la cucina sempre in fiamme, sempre con qualche cosa sul fuoco che sta cucinando...mio nonno che si lamentava, che impartiva ordini, e mia nonna che ribatteva.....pensate che mio nonno non voleva che si usasse la farina 00 la chiamava "la farina americana", ma è nella tradizione del sud Italia infatti usare la farina di semola di grano duro o rimacinata per tutto, lui voleva che si usasse persino nella frolla, ma forse aveva anche ragione, la semola è così profumata e consistente, parla l'odore del nostro pane!!!!!Così la pasta si faceva interamente di semola e con poche uova,anche questo tipico del sud Italia, e la povera nonna doveva badare che tutto fosse per come il nonno voleva...ma questa storia l'ho già sentita, mi ricorda qualche altra coppia.....bah!!!!!Il nonno metteva le castagne a bollire sulla stufa o a tostare dipende dall'umore per sgranocchiarle nel pomeriggio durante una partitina a carte con me e mio fratello....che beltade!!!!



Così ho deciso di postare questa pasta semplice, ma che forse rappresenta più di tutto il popolo siciliano in toto, perchè la Norma si fa uguale in tutte le parti della regione: salsa di pomodoro, melanzane fritte, basilico, pasta fresca o meno, ricotta salata....con le contaminazioni della cucina moderna c'è chi non frigge le melanzane e le fa grigliate :o , o fa una cosa che secondo me snatura l'essenza di questa pasta ossia "si fanno soffriggere le melanzane in poco olio e poi quando praticamente sono soltanto "stufate" senza quasi colore si aggiunge la salsa"...così però la melanzana perde la croccantezza che invece ha quando viene fritta, e si disperde nel sugo...e dato che i vecchi la sapevano lunga: Perchè variare in peggio un piatto equilibrato???????
Ho usato spaghetti alla chitarra, ma non avendo la chitarra (la comprerò prima o poi) l'ho tagliata col tagliapasta della nonna papera, ma il risultato è buono...
400 g di semola
4 uova
Impastare e lasciare riposare 1 notte in frigo chiusa in un sacchettino per alimenti.

Tagliare le melanzane a cubetti o a fette e friggerle in olio di semi ben caldo, salarle e tenerle da parte ...cominciare a preparare il sugo:
1 bottiglia di salsa di pomodoro fatto in casa, noi avevamo fortunatamente quello fatto da Hermes il fratello di Manfredi
3 pomodori freschi per dargli un tocco rustico
1/2 cipolla tritata
1 spicchio d'aglio in camicia
olio evo
1 piccolo peperoncino
basilico
Fare appassire la cipolla in olio evo, a fuoco basso, così che la cipolla possa "sciogliersi" senza bruciarsi, aggiungere il peperoncino e l'aglio, e dopo il pomodoro fresco tagliato a cubetti, schiacciarlo con una forchetta e quando anch'esso sarà appassito unire la salsa fare restringere e quasi a fine cottura unire il basilico . Quando la pasta sarà quasi pronta passarla nella padella della salsa, maneggiarla e fare i piatti...solo dopo avere fatto il piatto grattugiare a striscette la ricotta salata, e sopra porvi un pochetto di melanzane fritte....



......la tartaruga lenta comè 'afferra al volo la fortuna quando c'è dietro una foglia lungo la via lei ha trovato là per là, la felicità un prato d'insalata un lago di frittata spaghetti alla chitarra per passare la serata un bosco di carote un mare di gelato che lei correndo troppo non aveva mai notato........

8 commenti:

giardigno65 ha detto...

e il biondo tartarugo corazzato ?

Fra ha detto...

la pasta alla norma è uno dei miei primi preferiti, quando vado in sicilia ne faccio delle scorpacciate! e le melanzane come nella parmigiana vanno assolutamente fritte ;D
baci
fra

Snooky doodle ha detto...

buona!!

Anna ha detto...

uh mamma la pasta alla norma! me la ricordo ancora quando anni fa visitai la sicilia....mmmmmmhhhhh

fiOrdivanilla ha detto...

eccomi di nuovo qui :)
è vero infatti, io la conoscevo solo sotto il nome "alla Norma" :))

psst, guarda che la lecitina la trovi in ogni supermercato, o vicino allo zucchero, dolcificante, ecc. oppure vicino agli integratori, vitamine, drenanti e quelle cose lì :)

Denise ha detto...

Mio Dio...ma questa è goduria per gli occhi!! Stupenda questa pasta alla norma e complimenti per il blog!!

Anonimo ha detto...

Sto aspettando la vigilia di Natale per poter mangiare qualcosa di tipicamente siciliano. I miei suoceri sono catanesi... Quest'anno sicuramente gli arancini e poi si vedra', forse la schiacciata con i broccoli... ma tanto a me piace tutto!!

miche ha detto...

@ giardigno 65:il biondo tartarugo, l'ho sposato 1 mese fa!!!!a presto

@ fra,snooky doodle,anna,denise: grazie mille x le visite, la norma è davvero una pasta semplice, con pochi ingredienti e proprio x questo tutto dve essere super buono!!!

@fiordivanilla:mia cara...tu non hai idea di che significa vivere qui...ho gia girato un paio di super, tra l'altro i + forniti....e niente!!!!!niente lecitna...cmq...ti aggiorno, bacio!!

@ciboulette:la pate a bombe crdo sia = alla crema inglese...che tra l'altro è anke la base di tanti gelati e delle mousse!!!bacio