giovedì 26 giugno 2008

Parmigiana o che?



Dopo averci pensato abbastanza ho deciso di postare questa ricettina..lo chef in questione ,a pausa pranzo terminata, ci raduna e ci dice che in coppia dobbiamo creare un piatto che abbia come tema La parmigiana, io e la mia compagnetta Valentina ci guardiamo impanicatissime e dopo aver confabulato qualche secondo decidiamo all'unanimità di dare vita ad uno sformatino..il difficile era consegnare il piatto entro un'ora dall'inizio della preparazione che comunque avveniva simultaneamente con gli altri colleghi, bhè quando abbiamo cominciato a pensare al piatto non ci siamo rese conto di quanto fosse un pelino complicato, ma il tempo per un ripensamento non c'era e così ci siamo messe all'opera...tutto mi sembra più difficile ora che devo cercare di dare una spiegazione a quello che abbiamo fatto ..cercherò di essere chiara e il più possibile precisa anche se le dosi mi mancano, ma come ben sapete proprio quelle non sono il mio forte...:)
Melanzane
pomodori
basilico
mozzarella
parmigiano
olive nere
stampini in alluminio
olio evo
sale e pepe
albume

Pelare una melanzana con l'economo e tenere da parte le bucce
Friggere delle fette sottili di melanzane in olio di semi abbondante scolarle in uno scola pasta ed asciugarle per benino, e lasciarle riposare...nel mentre sbollentare per qualche secondo i pomodori incisi a croce in acqua bollente, freddarli e togliere la pellicina,eliminare da ogni spicchio i semi e frullare i filetti con un frullatore ad immersione aggiungendo olio evo, sale e tabasco a vostro gusto..poi abbiamo preparato una salsa verde frullando basilico, olio e un di ghiaccio..tenere da parte altri filetti di pomodoro per il ripieno. Pennellare lo stampino in alluminio con dell'olio evo e rivestirlo con le bucce della melanzana saldando i lembi con un poco d'albume spennellato tra una buccia ed un'altra, all'interno mettere una fetta di melanzana sale e pepe, mozzarella tagliata a cubettini, i filetti di pomodoro tagiati a giulienne ed una spolverata di parmigiano, ricominciare con un'altra fetta di melanzana e tutto il resto ed in fine le olive nere tritate..tappare il tortino con un'altra fettina di melanzana fritta mettere in forno a 160° per una decina di minuti..come decorazione potete friggere una giulienne sottile di buccette di melanzane o fare delle cialde di parmigiano..servire il tortino caldo con le salse fredde...tempo di esecuzione 45 minuti..con grande soddisfazione abbiamo finito in tempo!!!!

martedì 24 giugno 2008

Salmone e frittelline




La cucina degli scarti è fantastica, vengono fuori delle cose inaspettate..oggi si potrebbe dire fusion, ma dato che non è stato un piatto pensato eviterei questo termine..in realtà in dispensa avevo delle cose che dovevo eliminare ad esempio la farina di ceci e i limoni confit che ormai si erano ridotti a soli 2 esemplari..in frigo quello che restava del salmone usato la sera prima per il sushi..così ho preparato questo pranzetto dai toni un pò nipponici, un pò arabi ma anche un pò indiani:

salmone tagliato in bastoncini

scorza di limoni confit
sale e pepe
verdurine tagliate a giulienne
farina di ceci
acqua
alga nori
olio per friggere

Per prima cosa ho condito il salmone con la scorzetta di limoni confit sale e pepe, e l'ho avvolto con una striscetta di nori, dopo ho tagliato carote e cipolle, ho preparato una pastella a base di farina di ceci ho mescolato le cerdure alla pastella cercando di fare dei nidi e li ho fritti, ho fatto riscaldare una padella antiaderente e vi ho fatto cucinare il salmone..tutto qui semplice e veloce, se avessi avuto yogurt forse avrei fatto uno tzatziki...ma quello nel frigo mancava....ahahahah


sabato 14 giugno 2008

Campo dè i fiori e il suo mercato...




Il fascino dei mercati è innegabile...come del resto è innegabile la bravura dei venditori nel comporre i banchi, nel far apparire la merce che vendono così bella, così fresca e così nostrana..anche se di nostrano e di naturale c'è ben poco..ma a volte mi piace illudermi e non pensare agli aspetti globalizzanti della faccenda..quindi quando vado al mercato, che sia ballarò a palermo o la boqueria a barcelona, mi piace godermi questi momenti, vivere la gente ed i prodotti, chiedere e ridere con i mercanti, scegliere e quando non si conosce il prodotto farsi aiutare nella scelta..belli e colorati nelle giornate di sole con i tendoni che creano un certo tepore..gli stessi tendoni che d'inverno, nelle giornate fredde e piovose, rendono il mercato buio ed umidiccio..cammino per Campo dè Fiori, è giugno e l'aria è irrespirabile, mi chiedo come possano esserci asparagi con questo caldo, poi ricordo che le serre fanno miracoli, ricordo che questi asparagi sono quelli che io detesto, quelli grassocci e bianchi al cuore, quelli dal sapore dolciastro..la stagionalità dei prodotti non esiste più, te ne rendi conto quando vedi le fragole in inverno così rosse ma anche così tristi e scipite, che di fragole hanno solo il nome...mi lascio trasportare e convincere perchè vedo su di un banco degli asparagi magrolini, che vagamente si avvicinano a quelli selvatici e li compro già con in mente la fine precisa che questi dovranno fare...

Per 4 sformati:
300 g di pasta anelletti
250 g di besciamella
un mazzo d'asparagi
pisellini surgelati a piacere
mezza cipolla
parmigiano
burro
sale e pepe

Per la besciamella (a meno che non vogliate comprare quella pronta) occorrono 20 g di farina e 20 g di burro da far sciogliere in un tegamino e da unire a 250 g di latte caldo, mescolare con una frusta e aggiustare di sale e noce moscata, portate lentamente ad ebollizione e togliete dal fuoco. Per il condimento: tagliare gli asparagi e lasciare le punte intere, far soffriggere dolcemente la cipolla tritata in olio evo unire asparagi e poco dopo i pisellini passati in acqua calda, aggiustare di sale e pepe, amalgamare il tutto con la besciamella..cucinare gli anelletti in acqua salata ed intanto rivestire gli stampini con burro e parmigiano, scolare la pasta a pochi minuti dalla cottura indicata e passarli in padella con il condimento, versare il tutto negli stampi cospargere di parmigiano e mettere in forno a gratinare ( 180° fin quando raggiungono un colore simpatico)...piccola nota:sono più buoni il giorno dopo...


domenica 8 giugno 2008

Cosa c'è di più bello che...




Fine settimana casalingo, ma casalingo in senso stretto direi..dato che con la scusa del matrimonio del fratello di manfre, sono riuscita a volare verso la mia casetta..che meraviglia, fiori appena sbocciati, verdurine pronte per essere colte, la menta che si espande sempre di più inondando l'aiuola di verde brillante e odore fresco e pungente. La mamma mi ha fa
tto trovare il tiramisù (fatto con il suo mitico pan di spagna) e una torta alla frutta, dopo aver fatto colazione e aver stretto fortissimo il mio fratellino per qualche ora, mi sono messa in costume ed ho approfittato dell'assenza dei miei per godere di questo paradiso..sole, il venticello ideale, le cicale, gli uccellini..l'amaca..bhè un pisolino è scappato, ma è stato meraviglioso, specialmente dopo aver passato gli ultimi mesi dentro una casa alquanto triste, con le grate alle finestre e senza balconi, con la luce che riesce a penetrare a mala pena dalle finestre dato che la mia casetta romana è circondata da palazzi e per giunta si trova a piano terra, per non parlare poi di quando il tempo è nuvoloso..buio totale!!!!Adoro i grandi spazi, i giardini, le stanze luminose, le cucine confortevoli, camminare a piedi scalzi e sentire il tepore del terreno, guardare, al tramonto, le mie piantine di basilico che crescono rigogliose, innaffiarle e pensare che a breve saranno pronte per farle diventare un buon pesto, cucinare ed essere ispirata, poterlo fare in un luogo che ti rende felice..così avendo a disposizione dei residui di crema pasticcera e panna (non chiedetemi le dosi perchè erano i resti della torta alla frutta di mia mamma..), ho fatto questa crostata...




per la frolla:

300 g di farina
180 g di burro
200 g di zucchero
2 uova

sbriciolare il burro freddo e impastare per pochissimo tempo, fare riposare in frigo per un'oretta..trascorso questo tempo, imburrare ed infarinare uno stampo, stendere la frolla con un mattarello e adagiarla sullo stampo, per tenere i bordi alti ho riempito la crostata con della pasta cruda(ho usato formati grandi), ed ho infornato a 180° fin quando la superficie non è diventata dorata, quando i bordi si tenevano su da soli ho tolto la pasta..mentre la crostata cucinava ho preparato una farcia a base di panna e crema pasticcera che ho reso più consistente con 1 foglio di colla di pesce, sciolto in in di panna calda che poi freddandosi ho aggiunto al resto..per il coulis ho frullato le fragole, le ho filtrate e le ho ridotte a fuoco lento con l'aggiunta di un di zucchero..dopo aver fatto freddare la base, ho steso un velo di marmellata di albicocche, che avevo preparato la mattina, poi la crema e poi le fragole affettate sopra le quali ho versato il coulis...


lunedì 2 giugno 2008

Frittelle di neonata




Qui a roma mi viene difficile comprare il pesce, ancora non ho trovato vicino casa una pescheria che mi ispiri fiducia..quindi trovo giusto postare qualcosa che dalle mie parti è molto buona, una cosa che mi fa letteralmente impazzire, e che mi ricorda mia nonna, che riempiva la grande e luminosa cucina di questo odore forte proveniente dalla frittura della neonata (bianchetti, schiuma di mare..),che ai tempi trovavo pesante..col tempo i miei gusti sono cambiati, ho cominciato ad apprezzare questa meraviglia sino ad osannarla mangiandola cruda o marinata. Le frittelline devono avere un colore ambrato..mi è capitato di trovarle scure sul grigio, chiaramente non a casa mia, ma a quel punto oltre al colore cambia anche il sapore e la consistenza, quindi è fondamentale avere un occhio di riguardo per la frittura. Oltre a questi piccoli accorgimenti è anche necessario che la neonata sia freschissima, ed abbia un odore forte ma gradevole, in questo caso poco importa quale strada decidiate di prendere perchè comunque il risultato è sempre buono...

500 g di neonata
1 uovo
sale e pepe
prezzemolo
1 spicchio d'aglio tritato
olio di semi per la frittura
Unire il tutto in una ciotola, mischiare e formare le frittelline, friggerle qualche minuto per lato...mi raccomando, tappatevi in cucina e aprite tutte le finestre perchè la puzza di fritto inonderà tutta la casa!!!!:)